Storia
La villa romana di Almese
I resti della villa romana di Almese, si trovano in località Grange di Rivera, a mezza costa, sopraelevata rispetto all’antistante pianura. Questa è una posizione climaticamente favorevole e di notevole interesse panoramico; infatti, rivolgendo lo sguardo verso il fondo valle si può spaziare dalla collina morenica di Rivoli, al Monte Pirchiriano, alle vette dell’alta Valle di Susa, al Rocciamelone, fino alle più dolci pendici del colle del Lys.
Il contesto specifico in cui la villa di Almese si inserisce, accresce e al tempo stesso permette di meglio definire la sua importanza. La realizzazione della villa si colloca infatti agli inizi del I secolo d.C., quindi in una fase molto precoce della romanizzazione, ai margini della strada delle Gallie connessa alla colonia di Augusta Taurinorum.
Storia
La villa romana di Caselette
Per la longevità di frequentazione e per lo sviluppo esteso, si può immaginare la grande importanza che la villa romana di Caselette ha ricoperto nel corso dei secoli, il cui scopo primario era quello di fungere da “sede amministrativa” per il dominus.
La villa romana di Caselette era probabilmente situata al centro di grandi proprietà terriere, che dovevano comprendere non solo le pendici montane con le cave di magnesite, i boschi e pascoli, ma anche porzioni di terreno pianeggiante più a valle, destinate probabilmente ad essere impiegate come colture cerealicole.
Ad oggi è quindi possibile osservare solo una parte dell’intero sviluppo originario, ma anche in queste condizione è facile percepire il ruolo e il valore di questo importante ritrovamento.
Natura
L' Area Primavalle
L’area di Primavalle, situata alle pendici del Monte Musinè, è una delle aree piemontesi di maggiore biodiversità, ospitando numerose specie di animali e vegetali rari a livello nazionale e regionale. La zona comprende il Monte Musinè, i Laghi di Caselette, il Lago Borgarino e le aree limitrofe.
Il Musinè, nel versante esposto a Sud, presenta un clima marcatamente xerotermico, favorendo la proliferazione di specie di flora e fauna altrimenti molto rare nella nostra regione. Contrariamente alla zona medio alta del versante della montagna, particolarmente secca e spoglia, le pendici sono coperte da una rigogliosa e variegata vegetazione, che abbraccia anche i Laghi Superiore e Inferiore di Caselette.
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